A BERLUSCONI E MARONI GLI IMMIGRATI PIACCIONO CLANDESTINI

di Paolo Ferrero ferrero3_0

20 Maggio 2008
Sull’immigrazione il governo Berlusconi e in particolare il ministro dell’Interno Roberto Maroni, che è tornato a proporre l’assurdo reato di clandestinità - un vero abominio giuridico e politico, o meglio una stupidaggine propagandistica che avrà il solo effetto di riempire le galere fino a farle scoppiare - sta soltanto proseguendo sulla strada già tracciata in campagna elettorale. Quella di proporre norme puramente propagandistiche che non risolvono nulla e che accrescono solo sentimenti di paura e di intolleranza, tra i nostri concittadini.
Il primo nodo da sciogliere, invece, è quello di permettere agli immigrati che stanno lavorando nel nostro Paese di poterlo fare in modo regolare, e non “al nero”, sfruttati e malpagati. Ecco perché sarebbe, invece, contrariamente a quanto pensa l’attuale governo, regolarizzare tutti gli immigrati che lavorano e di conseguenza cancellare l’assurda legge Bossi-Fini. Il governo Berlusconi non lo farà mai, certo, anzi la inasprirà ma solo perché a Berlusconi e ai suoi ministri la clandestinità piace eccome: sia perché, lavorando in nero, sono meglio sfruttabili, sia perché rappresentano un perfetto capro espiatorio che permette alle destre di raccogliere voti e consensi in nome della “lotta alla clandestinità”. La triste verità è solo una: il governo Berlusconi gli immigrati clandestini ha deciso di aumentarli, non di diminuirli.

REATO DI IMMIGRAZIONE E’ ANTICOSTITUZIONALE. SI TRATTA DI VERO ABOMINIO
21 Maggio 2008

Il reato d’immigrazione clandestina approvato oggi dal governo nella seduta del cdm a Napoli è profondamente anticostituzionale: si tratta di un vero e proprio abominio giuridico che viòla i principi basilari del diritto. Occorre al più presto mettere in piedi una forte opposizione sociale a questo governo, che come suo primo atto ha dichiarato guerra ai soggetti sociali più deboli.
La sua prima, immediata e drammatica, conseguenza sarà di riempire le galere di almeno mezzo milione di clandestini, oltre che di aumentare e ingenerare nuove paure e tensioni sociali nel Paese. Il vero nodo da sciogliere, invece, sarebbe quello di permettere agli immigrati che stanno lavorando nel nostro Paese di poterlo fare in modo regolare, e non “al nero”, sfruttati e malpagati come sono. Ecco perché bisognerebbe, esattamente al contrario di quanto pensa l’attuale governo delle destre, regolarizzare tutti gli immigrati che lavorano e di conseguenza cancellare l’assurda legge Bossi-Fini.
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