Au revoir!
Ohi Bò! ci si aggiorna a metà agosto.. Consumate Guaranito!tojo
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Diffondi LoEscludo.
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Video Traffic
Ecco il breve video estrapolato del viaggetto appreso da Reffo Sandro e Pietrobar in occasione del concerto delle scimmie artiche..

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L'agghiacciante promessa
AH AH AH AHA H A
questa fa sempre ridere:



..."l'hanno costretta a copiare una promessa agghiacciante: prometto di fare del mio meglio nell'aiutare gli altri nell'osservare la legge del branco."

ah ahh ah il tono di voce e le parti evidentemente omesse che si leggono sul quaderno ah ah
spassosissimo..

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Ancora sul g8..


Che schifo, "Riflettete su questo: prima che venissero fuori le immagini della sparatoria in cui è morto il manifestante, la versione ufficiale e della polizia era che il ragazzo era stato ucciso da un sasso tirato da un altro manifestante. Data che moltissima documentazione raccolta è stata distrutta o requisita dalla polizia, rimangono le versioni di governo e delle forze dell'ordine.. è importante che continuino a uscire fuori testimonianze su questa pagina vergognosa del nostro paese.."
"Speriamo che muoiano tutti, 1-0 per noi"
G8, le telefonate tra poliziotti e centrale

C'è la poliziotta che scherza sulla tragedia di Carlo Giuliani ("speriamo che muoiano tutti... tanto uno già...1 a 0 per noi.."), il funzionario che impreca per i ritardi, l'agente che non sa che accade, l'altro che racconta di teste spaccate, il capo della celere distrutto dalla nottata, quello della Digos che cerca di disfarsi delle due molotov.
Sono le 26 telefonate che gli avvocati delle parti offese del processo per il blitz alla Diaz nel luglio 2001 - 29 tra funzionari e agenti imputati per lesioni, falso e calunnia - depositeranno nell'udienza di oggi, l'ultima prima della pausa estiva. Le comunicazioni sono quelle che intercorrono tra i poliziotti sul campo e la centrale operativa del 113 in questura.

Ore 21.35 vengono inviate pattuglie per verificare la situazione attorno alla scuola. Una funzionaria della centrale operativa parla prima con una pattuglia della Digos:
"In piazza Merani ci hanno segnalato questi dieci zecconi maledetti che mettevano i bidoni della spazzatura in mezzo alla strada...".
R: "Ma guarda che io dalle 7 di ieri e di oggi sono stato in servizio fino alle 11, quindi... ho visto tutti 'sti balordi queste zecche del cazzo... comunque...". Co: "... speriamo che muoiano tutti...". R: "Eh sei simpatica". Co: "Tanto uno già va beh e gli altri... 1-0 per noi... ".

A cavallo della mezzanotte, al 113, arrivano le telefonate allarmate di residenti della zona.
Ore 23.58: "... via Cesare Battisti... guardi che è un macello... "; ore 23.59: "Lo sapete che hanno attaccato i ragazzi qui della scuola Diaz",. "Si stanno ammazzando".

I primi feriti. Ore 00.17, l'agente al posto di polizia dell'ospedale San Martino chiama il 113: "Ascolta ha chiamato il 118 che sta arrivando una valanga di feriti, è possibile?". 113: "Sì no, guarda io non te lo so dire...".

Non hanno idea della situazione neanche gli agenti mandati a piantonare i feriti all'ospedale.
Alle 2.36 uno di loro chiama la Centrale operativa. "Sono 25 persone, uno ha problemi al torace... l'altro lo metti in chirurgia, l'altro in neurologia..",

Alla stessa ora il poliziotto al San Martino spiega al 113, che chiede se ci sono ferite da taglio: "
No, no teste aperte a manganellate".

Alle 3.05 Vincenzo Canterini ("... sai che non connetto più io.. dissociato.. davvero so dissociato...") capo della celere romana parla con un suo attuale coimputato, Spartaco Mortola, ex dirigente Digos di Genova che agli agenti nel suo ufficio dice: "Oh ragazzi le molotov non lasciatemele qui...".
Sono le due bottiglie che, scoprirà la procura, furono introdotte nella Diaz dagli stessi poliziotti.

(6 luglio 2007)

La Procura ha dimostrato che quei rapporti non erano originali
"G8, quei falsi documenti di Bolzaneto"
I pm: precompilati i modelli degli arrestati
di MASSIMO CALANDRI
GENOVA - Massacrata a calci e manganellate nell'inferno della scuola Diaz. Arrestata illegalmente con prove false. Trascinata via per i capelli, il volto ridotto ad una maschera di sangue. Ma Anna Nicola Doherty, cittadina inglese di 27 anni, quella notte maledetta entrando nella caserma di Bolzaneto dichiarava di "non temere per la propria incolumità fisica". Di non voler parlare con i propri familiari, con un legale, tantomeno con l'ambasciata britannica. E come lei tutti gli altri no-global stranieri, 66 delle 93 vittime del blitz poliziesco durante il G8.

Secondo i verbali ufficiali del ministero della Giustizia - redatti nel centro di prima detenzione - i ragazzi non avevano paura e non volevano parlare con nessuno. Sei anni più tardi la Procura di Genova è riuscita a dimostrare la falsità di quei documenti, e stamani chiederà che venga ascoltato in aula il perito che ha smascherato la bugia delle forze dell'ordine. I rapporti erano stati compilati in anticipo.

Per evitare rogne e differire quanto più possibile i contatti tra le persone fermati nella scuola e l'esterno, circostanza che getta ombre ancora più cupe sulla sciagurata irruzione del 21 luglio 2001. Se oggi il presidente del tribunale non dovesse accettare l'inserimento della nuova indagine nel processo per i soprusi e le violenze di Bolzaneto - 47 imputati tra funzionari di polizia, ufficiali dei carabinieri e della polizia penitenziaria, guardie carcerarie e medici - , i pm Patrizia Petruzziello e Vittorio Ranieri Miniati apriranno l'ennesimo fascicolo per falso nei confronti delle persone allora responsabili della caserma.

Ancora un falso, ancora uno scandalo per coloro che durante il vertice internazionale dovevano garantire l'ordine pubblico. La perizia calligrafica dimostra che nel centro di prima detenzione furono preparati due modelli precompilati. In entrambi era scritto in anticipo che il detenuto sosteneva di "non" appartenere ad alcun clan criminale, ma soprattutto che "non" temeva per la propria incolumità personale o fisica e che "non" voleva che del proprio stato di detenzione venisse data comunicazione al consolato o all'ambasciata del suo paese.

All'arrivo a Bolzaneto, ciascun detenuto si vedeva intestare il relativo verbale. E via, chiuso in cella, costretto a restare per ore con le mani alzate. Insultato, minacciato, ancora picchiato. Accecato con i gas lacrimogeni gettati tra le sbarre. Spogliato, deriso, con gli agenti che mimavano atti sessuali. Senza distinzione tra detenuti maschi o femmine.

Ad uno di loro, un poliziotto divaricò le dita di una mano fino a strappare letteralmente la pelle.
Ma ufficialmente, secondo i verbali, i fermati non avevano paura e preferivano non parlare con l'esterno. Il falso, certificato dal perito Laura Parodi, è oggettivamente distinguibile anche ad occhio nudo. In 49 casi è stato usato un modello pre-compilato, in 17 un altro. In questi che i pm ricordano essere atti redatti da pubblici ufficiali, ci sono poi alcuni strafalcioni grotteschi. In calce a quello di Anne Nicola Doherty c'è scritto che "il dichiarante si rifiuta di firmare".

La dichiarazione di Achim Nathrath, di Monaco di Baviera, non porta neppure la firma.
Quella di stamani è l'ultima udienza dei processi genovesi per i fatti del G8, prima della pausa estiva. Sabato è in programma l'interrogatorio dell'ex capo della polizia Gianni De Gennaro, indagato recentemente per aver istigato il questore Francesco Colucci a testimoniare il falso.

(9 luglio 2007)

Scusate se siamo insistenti. Ma la rimozione di Gianni De Gennaro dal vertice della polizia e la sua sostituzione con il suo vice e amico Manganelli non ha significato alcun esame di coscienza su quel che accadde a Genova, fatti per i quali De Gennaro e anche sotto esame da parte della magistratura. Anzi, l’ex capo della polizia è stato collocato nella poltrona più importante del ministero dell’interno: capo di gabinetto. Allora, magari servirà a poco, ma potreste fare il semplice gesto di firmare l’appello che chiede l’istituzione della commissione parlamentare d’inchiesta sui fatti di Genova.

Il testo dell’appello e le adesioni sono
qui. firmate firmate... (www.carta.org)

testata
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500!
La Nuova 500 ha Rotto le Palle, sono giorni che lo menano con questa macchina.
Una bella macchina senz'altro, ma "co tutte ste pagliacciate pe presentalla sò riusciti a fammela annà sulle palle".
E' ufficialmente la nuova macchina dei fighetti, dei giovani.. "Bisognerebbe fotterli tutti e lasciare le auto da fighetti invendute nei capannoni. Portare avanti le faccende per le auto ecologiche, a gas, ad olio vegetale, ad idrogeno, queste ci vorrebbero."

500
Ma non ho assolutamente voglia di stare a menarlo con questi argomenti sui quali tutte le persone "sensate" convengono.
Quello che però volevo dire con questo post è che non mi capacito di una cosa:

Per quale motivo con il tornare alla ribalta dell'omonima autovettura non venga pubblicizzato e riproposto su piccolo e grande schermo "500!" un film che non ha mai goduto delle attenzioni che merita.
Locandina500grande
Se siete tra quei pochi scriteriati che non l'hanno mai visto catapultatevi dalla Fnac e compratelo, e se è esaurito ordinatelo all'omino che sta li apposta. O se siete pigri prendetevelo via internet su IBS (clicca)
500!: Un capolavoro tutto Genovese della
Zero Budget Factory.

p.s. è inutile che provate su emule, non lo troverete..
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Le inchieste di Giorgiobar
Finalmente qualcuno che ha il coraggio di dire certe cose... un filmato che contiene spezzoni di tutte le inchieste di Reffo e Giorgiobar, con il patrocinio di Edobus.



Quel che è giusto è giusto.
Gli altri post sulle inchieste
qui e qui.
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