Jesus Christ

La chiesa, prima di scagliarsi senza pietà contro pagani ed eretici, aveva fatto della scelta non violenta e dell'antimilitarismo uno dei suoi punti di forza.
Oggi, malgrado a qualcuno questa cosa dispiaccia, con i papati di Paolo VI e Giovanni Paolo II si è tornati alle origini chiedendo scusa alle vittime di errori storici.
Il Cristianesimo nasce e deve restare una religione sediziosa e rompiscatole, che parli di amore e fratellanza, di egualitarismo sociale e sessuale, che rivendichi il rifiuto dei beni terreni.
Questi messaggi sono cresciuti nel cuore di uno degli Imperi più avidi ed aggressivi della storia, forse sono stati anche una delle cause disgreganti dello stesso.
Bisognerebbe seguire le orme di questi uomini fuori dall'ordinario, decisamente sovversivi e cocciuti.
Come affermava
Lattanzio nella Divinae Institutiones "ogni Cristiano dovrebbe rifiutare ogni forma di violenza, dal servizio militare alla pena capitale, dalla legittima difesa ai giochi dei gladiatori".
Il non violento deve correre il rischio di "essere considerato un pigro e uno stolto dall'opinione pubblica, perchè attraverso la sua scelta di innocenza (non-nuocere) acquisterà la somma virtù della pazienza".
Lattanzio va oltre, mettendo in discussione anche il concetto di patria, definendo i suoi interessi "come gli svantaggi delle patrie degli altri". Pone la comunità umana, al di sopra della comunità ristretta ed egoistica della patria.
Cipriano invece insiste che il cristiano non può odiare il nemico nè rendere male per male, deve perdonare non solo "70 volte sette" ma "tutte le colpe e del tutto" perchè l'infelice non è chi riceve l'offesa ma chi la compie.


in parte estrapolato da
L'almanacco della pace, Matteo Guarnaccia, Stampa Alternativa, 2006, ISBN: 88-7226-937-7

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